IMPIANTI PER VETTURE DA COMPETIZIONE (CON DISCHI FRENO IN GHISA)
SERBATOIO
Scelta del serbatoio
La capacità del serbatoio deve essere tale che il volume di liquido freni in esso contenuto tra le posizioni MAX e MIN sia almeno uguale a quello determinato dalla corsa dei pistoni delle pinze per coprire la massima usura di pastiglie e dischi.
Montaggio del serbatoio
a.Utilizzare i raccordi e le guarnizioni di tenuta (in rame oppure in gomma) previsti dal fornitore del serbatoio.
b. Per evitare la formazione di depressione all’interno del serbatoio, in conseguenza dell’abbassamento del livello del liquido freni, è sempre necessario avere un foro Ø 1 mm nel tappo del serbatoio, indipendentemente dalla presenza o meno della membrana a soffietto all’interno del serbatoio stesso.
POMPA
Scelta della pompa
a. Il diametro della pompa deve essere scelto in funzione del tipo di pinze che si devono alimentare, del rapporto della pedaliera e della pressione massima che si vuole ottenere: ogni variazione del diametro della pompa comporta un aumento o una diminuzione dell’area della pompa di circa il 15%;
b. La cuffia di protezione in gomma, fra il puntalino e la parte idraulica, deve sempre essere montata.
PEDALIERA (IMPIANTO COMANDATO DA DUE POMPE)
a. La pedaliera deve essere progettata e costruita in modo da permettere la corsa completa di entrambe le pompe. Nel caso di impianti nei quali le corse delle due pompe in esercizio siano molto differenti fra loro, occorre che la barra del bilanciere abbia la possibilità di assumere l’angolo necessario rispetto ai puntalini delle pompe;
b. Per un funzionamento il più possibile lineare del sistema pedale/pompe, è importante che la distanza fra il fulcro del pedale ed il fissaggio dei puntalini sia uguale o superiore a 40 mm (vedere Fig.1a);
c. È inoltre importante che in posizione di riposo l’asse della barra del bilanciere sia arretrato di 10 ÷ 12 mm rispetto all’asse del fulcro;
d. Verificare che in posizione di riposo la barra del bilanciere sia perpendicolare ad entrambi i puntalini;
e. Verificare che fra gli snodi della barra di bilanciamento sui puntalini e il pedale esista un gioco di almeno 1 mm per parte, per consentire l’eventuale inclinazione della barra rispetto all’asse dei puntalini (vedere Fig.1b).
DISCHI FRENO
Montaggio della campana sulla fascia frenante
a. Pulire la fascia in ghisa, eliminando ogni traccia di grasso o di olio.
b. Montare la campana sulla fascia utilizzando gli organi di collegamento previsti (il montaggio della campana sul disco deve avvenire senza interferenze).
c. Controllare che la “flottanza” sia corretta, cioè che il gioco assiale tra fascia e campana sia conforme ai valori prescritti da BREMBO.
Montaggio del disco completo sul mozzo ruota
a. Controllare che sui piani di appoggio della campana disco e del mozzo ruota non vi siano bave o ammaccature, nel quale caso è necessario ripristinare le condizioni ottimali delle superfici.
b. Il disco deve potersi montare sul mozzo ruota senza forzature.
c. Applicare le vernici termoviranti sul diametro esterno del disco (comprese eventuali alette o pioli), per poter successivamente controllare le temperature di esercizio.
Verifiche
a. Verificare che il disco mantenga il gioco prescritto da BREMBO anche dopo il montaggio sulla vettura;
b. Verificare prima e dopo l’utilizzo che il disco non tocchi in nessun punto della pinza.
PINZE
Montaggio
a. Il fissaggio delle pinze sul portamozzo può avvenire con viti oppure con prigionieri calibrati e dado; quest’ultimo sistema permette un fissaggio più rigido, ed è consigliato per tutte le applicazioni di pinze con fissaggio radiale;
b. Montare la pinza sul fusello in modo che la freccia marcata sull’esterno della semipinza senza orecchie sia concorde con il senso di rotazione del disco in marcia avanti (il disco deve entrare nella pinza dal lato del pistone piccolo ed uscire dal lato del pistone grande);
c. La pinza deve essere montata in posizione simmetrica rispetto alla mezzeria del disco: La differenza fra le quote “a” e “b” deve essere 0.6 mm MAX (vedere Fig. 2);
a≠b: 0,6 mm MAX
Fig. 2
d. La sbordatura del disco o delle pastiglie deve essere di 0.3 mm MAX (vedere Fig. 3 e Fig. 4)
Fig.3 Fig.4
e. Verificare inoltre che in nessuna condizione di funzionamento le pastiglie tocchino la campana di fissaggio disco oppure parti del portamozzo;
f. Il montaggio e lo smontaggio delle pastiglie devono avvenire senza forzature; il gioco radiale e laterale delle pastiglie all’interno della pinza deve essere di 0.2 mm MIN; con i pistoni completamente arretrati il gioco tra gli stessi e la piastrina deve essere 0.5 mm MIN (vedere Fig. 5);
Fig.5
g. La luce presente tra disco e passaggio disco della pinza deve essere di 2 mm MIN, con una differenza tra i due lati di 0.4 mm MAX (vedere Fig. 6)
Fig.6
h. Il serraggio dei tappi di spurgo M 10 x 1 deve essere effettuato con una coppia di 12 ÷ 16 Nm.
COLLEGAMENTO POMPA PINZE
Scelta dei tubi di collegamento
a. Dove è possibile si consiglia l’utilizzo di tubi rigidi in acciaio, in quanto non comportano assorbimento di volume di liquido freni;
b. Nel caso si utilizzino tubi flessibili, occorre impiegare il tipo in teflon con rivestimento in treccia metallica;
c. Il diametro interno dei tubi deve essere 2.5 oppure 3 mm; l’assorbimento di volume di 1 metro di questi tubi è di 0.2 cm3 MAX (per il tipo avente diametro interno 2.5 mm), e 0.3 cm3 MAX (per quello avente diametro interno 3 mm), alla pressione di 70 bar; tubi aventi diametro più piccolo comporterebbero una strozzatura al passaggio del liquido, mentre tubi con diametro più grande aumenterebbero notevolmente l’assorbimento di volume dell’impianto.
Montaggio
a. I raccordi devono essere chiusi alle coppie prescritte;
b. La tenuta dei raccordi di collegamento deve essere fatta con guarnizioni in rame o alluminio ricotto; queste guarnizioni possono essere utilizzate una sola volta.
c. Verificare che le tubazioni non subiscano schiacciamenti o strozzature e che non siano poste in zone con temperature troppo elevate (motore, scarichi, ecc.).
LIQUIDO FRENI
Scelta
a. Utilizzare solo liquidi freni DOT 3 oppure DOT 4 aventi elevato punto di ebollizione.
b. Impiegare sempre confezioni di liquido freni nuove e sigillate.
c. Prima di ogni gara sostituire completamente il liquido freni contenuto nell’impianto.
Note
a. L’impiego di liquidi diversi dal liquido freni danneggia i componenti dell’impianto.
b. Essendo il liquido freni igroscopico, occorre considerare che in presenza di elevata umidità il punto di ebollizione può abbassarsi notevolmente; in questi casi occorre quindi sostituire il liquido freni anche giornalmente.
SPURGO DELL’IMPIANTO
a. Nel caso di un impianto frenante comandato da due pompe parallele azionate dal bilanciere, spurgare contemporaneamente una pinza anteriore e una posteriore, per permettere ad entrambe le pompe di effettuare la corsa completa;
b. Ad ogni ritorno del pedale lasciare ricaricare la pompa per almeno 2 secondi prima di premere ancora il pedale;
c. A spurgo ultimato tenere in pressione per almeno 10 secondi, verificando che non ci siano perdite;
d. Ripristinare il livello nei serbatoi.
VERIFICHE DI FUNZIONAMENTO
Dopo aver percorso pochi chilometri, effettuare le seguenti verifiche:
a. Le ruote devono girare liberamente, senza coppia residua causata dal freno;
b. Non devono esserci stati contatti tra disco e pinza;
c. Non devono essere state avvertite pulsazioni sul pedale del freno; nel caso identificare quale disco comporta l’inconveniente e ricontrollare il montaggio disco/campana e campana/mozzo.
RODAGGIO
Per il rodaggio di dischi e pastiglie occorre attenersi alla procedura di rodaggio relativa al materiale d’attrito utilizzato; occorre comunque assicurarsi che durante i primi chilometri vengano effettuati azionamenti a bassa pressione e per breve tempo, per permettere l’assestamento di tutta la superficie della pastiglia sul disco.
Solo successivamente si potrà procedere al rodaggio vero e proprio, che terminerà quando ogni pastiglia avrà raggiunto la condizione ottimale di funzionamento. La procedura di rodaggio (assestamento delle superfici di accoppiamento disco/pastiglie) deve essere effettuata anche quando si utilizzano pastiglie già rodate od utilizzate in precedenza su altri dischi. Solo dopo aver effettuato il rodaggio è possibile sfruttare tutta la capacità frenante dell’impianto.
VERIFICHE FINALI SULL’IMPIANTO
a. Non devono esserci interferenze tra dischi e pinze.
b. La temperatura massima raggiunta dalle pinze deve essere inferiore a 180 °C (verifica da effettuarsi attraverso i termotapes applicati sulle pinze stesse).
c. Verificare la temperatura di funzionamento dei dischi controllando le variazioni avvenute sulle vernici termoviranti applicate sul diametro esterno degli stessi
Se le prestazioni dell’impianto non sono ritenute soddisfacenti, occorre ridurre la ventilazione ai dischi. Un raffreddamento troppo rapido potrebbe inoltre aumentare il rischio di criccature sui dischi. Se i dischi raggiungono alte temperature, occorre
migliorare il raffreddamento. Una temperatura di funzionamento dei dischi troppo elevata provoca un decadimento della potenza frenante e temperature troppo elevate nelle pinze freno.
BILANCIAMENTO
L’impianto frenante deve essere scelto in funzione delle caratteristiche della vettura; è quindi molto importante che la massima potenza frenante totale sia equamente ripartita fra l’asse anteriore e quello posteriore; quando l’impianto è equilibrato correttamente, le temperature di funzionamento dei freni anteriori e di quelli posteriori devono essere simili. È possibile regolare la ripartizione della frenata tra l’asse anteriore e l’asse posteriore mediante il bilanciere, ma solo per variazioni fino al 10 % MAX: la forza del pedale deve infatti essere applicata sempre in prossimità del centro della barra di regolazione per ottenere un buon rendimento della pedaliera. Se anche dopo aver sfruttato questa possibilità di regolazione l’impianto non è equilibrato, occorre ricercarne le cause altrove: diametro delle pompe, tipo di pinza, diametro del disco,ecc. In ogni caso prima di sostituire componenti dell’impianto occorre accertarsi che ogni gruppo freno lavori correttamente. Buona regola generale per ottenere il miglior rendimento è comunque sempre quella di avere carichi e corse delle due pompe il più possibile simili tra di loro.
ESAME DELL’IMPIANTO DOPO L’IMPIEGO
Dopo ogni gara occorre eseguire i seguenti controlli e interventi:
Tenute
Controllare che non vi siano perdite o trafilamenti di liquido freni dalle connessioni o dai singoli componenti dell’impianto;
INTERVENTO: Aumentare la coppia di serraggio della connessione difettosa, oppure sostituire i componenti difettosi.
Dischi freno
Controllare attentamente la superficie del disco. Il disco non è più riutilizzabile qualora:
– Sulle superfici frenanti siano presenti criccature aventi lunghezza superiore a 5 mm; nel caso la criccatura inizi dal diametro esterno o da quello interno, anche se la lunghezza è inferiore, il disco deve essere sostituito (vedi Fig. 8)
– Abbia subito un’usura di 1 mm rispetto allo spessore nuovo (0.5 mm da ambo i lati);
– Le fasce frenanti presentino rigature che possono pregiudicare il corretto contatto pastiglia/disco.
Pinze
a. Controllare che i tubi esterni di collegamento delle semipinze non presentino piegamenti, incisioni o ammaccature, causate per esempio dall’ingresso di pietre tra ruota e pinza
INTERVENTO: Revisionare la pinza;
b. Verificare le temperature massime raggiunte dalle pinze, controllando i termotapes applicati sulla semipinza interna:
c. se è stata raggiunta la temperatura di 180 °C, si consiglia di procedere subito alla revisione della stessa, o comunque di sostituire le guarnizioni di tenuta;
d. se è stata raggiunta la temperatura di 210 °C (valore MAX di temperatura sopportabile dalla pinza per periodi molto brevi), oltre che procedere alla immediata revisione della pinza, è indispensabile ricercare le cause del surriscaldamento, in quanto in queste condizioni non è più garantito il buon funzionamento del freno.
Pastiglie
Verifica consumo materiale d’attrito.
Lo spessore del materiale d’attrito non deve essere inferiore a 2 mm MIN; INTERVENTO: Sostituire le pastiglie eccessivamente usurate.
Verifica usure anomale
Le pastiglie non devono presentare usure eccessivamente anomale o non uniformi; in particolare bisogna verificare:
a. La differenza di usura in senso tangenziale (tra l’entrata e l’uscita del disco): non deve essere superiore a 1 mm MAX, tenendo presente che la direzione delle usure delle pastiglie di una stessa pinza deve essere secondo quanto indicato in Fig. 9;
Fig. 9
b. La differenza di usura sulla stessa pastiglia in senso radiale (tra l’interno e l’esterno del disco): non deve essere superiore a 0.5 mm MAX, tenendo presente che la direzione delle usure delle pastiglie di una stessa pinza deve essere secondo quanto indicato in Fig. 10;
INTERVENTO: Sostituire le pastiglie difettose.
Fig.10
Verifica deformazione piastrine
L’errore di planarità delle piastrine non deve essere superiore a 0.2 mm MAX (vedere Fig. 11);
INTERVENTO: Sostituire le pastiglie difettose.
Fig.11
NOTE GENERALI
Revisioni e sostituzioni
POMPE:
Devono essere revisionate dopo 5000 Km MAX di percorrenza, oppure qualora si manifestino problemi funzionali;
PINZE:
Devono essere revisionate dopo 5000 Km MAX di percorrenza, o qualora si manifestino problemi funzionali, oppure se sono state superate le temperature indicate al punto 14.3.b.
VARIE
a. La pulizia esterna delle pompe e delle pinze deve essere eseguita con prodotti non aggressivi, e comunque non con solventi, benzina o simili, in quanto questi prodotti potrebbero danneggiare i particolari in gomma (le guarnizioni di tenuta e le cuffie parapolvere);
b. Durante lo stoccaggio, proteggere i fori di entrata e di uscita liquido delle pompe e delle pinze mediante gli appositi tappi;
c. Non è ammesso manomettere le coppie di serraggio delle viti di unione semipinze o eseguire modifiche alle pinze;
d. Non sono ammesse sostituzioni di componenti degli impianti BREMBO con parti non originali.
e. BREMBO consiglia la revisione dei suoi prodotti presso la propria organizzazione; pertanto non si assume responsabilità per revisioni effettuate al di fuori di essa.