Secondo i tecnici Brembo l’Autodromo Nazionale Monza rientra nella categoria dei circuiti altamente impegnativi per i freni. La necessità di raggiungere le maggiori velocità possibili nei lunghi rettilinei induce i team a ridurre al minimo il carico aerodinamico. Quando però raggiungono le tre Varianti i piloti si trovano ad affrontare staccate molto violente, per le quali è fondamentale un buon bilanciamento tra frenata anteriore e posteriore.
L’Autodromo Nazionale Monza è la pista del Mondiale in cui i piloti utilizzano i freni per meno tempo, neanche 9 secondi in un giro intero; un’altra peculiarità del GP Italia è il superamento in 4 diversi punti dei 310 km/h prima di rendersi necessario un uso intenso degli impianti frenanti, con applicazioni di carichi sul pedale dai 145 kg ad oltre 160 kg.
La frenata più impegnativa è la prima dopo la partenza: le monoposto vi arrivano a 334 km/h e scendono a 89 km/h in soli 122 metri. Per riuscirci i piloti frenano per 2,57 secondi esercitando un carico di 161 kg sul pedale del freno ed affrontando una decelerazione di 5,2 g.
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